Vi fu una festa di nozze (Gv 2,1)
19/01/2025
16/06/2024
Dove e quando si manifesta la comunità parrocchiale? Fondamentalmente nella s. Messa domenicale, anche se la comunità appare frazionata sulle quattro celebrazioni festive, anche se è una comunità parziale dato che tanti battezzati non partecipano alla s. Messa. Eppure, al momento, non c’è un luogo più frequentato, più tipico e soprattutto più sensato per l’espressione della comunità parrocchiale.
Ispirati del Vangelo odierno, possiamo considerare la s. Messa come un banchetto nuziale in cui lo sposo è Cristo e noi siamo gli invitati («beati gli invitati…»), siamo gli “amici dello sposo” (cf. Gv 3,29). Anzi, se Cristo è lo sposo della Chiesa (cf. Ef 5,25), noi potremmo essere persino la sposa, non individualmente, ma insieme, come comunità. Pensando ai servitori delle nozze di Cana, già l’anno scorso in questa domenica abbiamo valorizzato i “ministeri” legati alla celebrazione della s. Messa: i ministranti (cioè cerimonieri e chierichetti: accogliamo i nuovi); e poi i lettori (oggi è anche la “domenica della Parola di Dio”, cui i lettori danno voce) e gli altri animatori liturgici; infine i ministri straordinari della Comunione Eucaristica, che consentono di far partecipare al banchetto anche coloro che non possono venire in chiesa (a oggi nove ministri straordinari portano la Comunione almeno una volta al mese a una cinquantina di ammalati).
Siamo nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: il tema «Credi tu questo?» (Gv 11,26) è tratto dall’episodio della risurrezione di Lazzaro. Vogliamo pregare per il cammino ecumenico tra le varie confessioni cristiane (è riportata la preghiera: usiamola nei prossimi giorni!), ma anche per la pace tra i cristiani e per l’unità e la concordia all’interno della comunità cristiana, ad esempio tra cattolici e non praticanti. È forse questa la sfida dei nostri tempi all’unità tra cristiani: come sentirci uniti se il momento caratteristico di una comunità cristiana è la s. Messa, ma una parte (maggioritaria) non si sente invitata, oppure rifiuta l’invito dello sposo? Preghiamoci sopra.
don Roberto