Storia

All’inizio della fascia collinare di Barlassina sorge un Santuario mariano, che negli anni ’60 del secolo scorso l’allora Arciprete don Antonio Molteni volle dedicare alla Madonna dell’Aiuto. La zona dove sorge il santuario vedeva infatti sorgere in quegli anni il primo nucleo di case dal quale, nel giro di pochi decenni, si sarebbe sviluppata un’ampia zona residenziale.

Il santuario ha una struttura architettonica semplice e moderna. Alle spalle dell’altare sta un quadro ligneo realizzato, sul modello dell’affresco del Luini che si trova in Chiesa Parrocchiale, da Giuseppe Vago, uno storico rappresentante degli intagliatori del legno un tempo assai numerosi in paese. Nei primi anni ’60, prima di essere collocato in Santuario, il quadro fu ospitato per una giornata in tutte le famiglie del paese, che in questa circostanza consacrarono sé stesse alla Madonna.

La consacrazione del Santuario avvenne il 30 agosto 1964, ad opera del Card. Carlo Confalonieri (1893-1986), il futuro Decano del Sacro Collegio cardinalizio, allora Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. Il Card. Confalonieri era nativo di Seveso e a Barlassina era stato coadiutore dal 1919 al 1921, esercitando il suo ministero soprattutto all’Oratorio, fino a quando fu chiamato ad essere segretario dell’Arcivescovo di Milano, Mons. Achille Ratti, che avrebbe seguito a Roma quando quest’ultimo divenne, un anno più tardi, papa Pio XI. I legami tra Barlassina e il Card. Confalonieri furono sempre molto vivi e affettuosi; si deve proprio al «benigno interessamento» del Cardinale – come leggiamo sul bollettino parrocchiale del gennaio 1965 – la concessione al nostro Santuario di un particolare privilegio: dal 1° novembre 1964 il Santuario della Madonna dell’Aiuto è stato infatti «aggregato alla Basilica Patriarcale di S. Maria Maggiore», una delle più antiche basiliche romane.

 

don Roberto Spreafico

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