GRAZIE DON DANTE

Riportiamo il testo di un articolo comparso su il Giornale di Seregno  che descrive in modo sintetico e adeguato la figura di don Dante. Ringraziamo il Giornale di Seregno per la gentile concessione.
Si è spento sabato pomeriggio a 92 anni don Dante Crippa, lo storico arciprete emerito di Barlassina, che ha guidato la parrocchia per 31 anni fra il 1978 e il 2009 e ha poi vissuto in paese fino al giorno della sua morte. Nato a Vittuone (Milano) il 14 novembre 1930, è stato ordinato sacerdote nel 1957 insieme all’amico e futuro Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. Viceparroco a Binzago di Cesano Maderno dal1957 al 1968, è stato quindi a lungo parroco ad Alserio (Como) e dal 1996 al 1999 a Lentate sul Seveso. Si è dimostrato un prete moderno, che sveste la tonaca per indossare abiti meno tradizionali e anche più adatti a giocare a calcio.

Era infatti un ottimo calciatore e un grande appassionato di sport, fedelmente interista, ma anche molto attento al calcio degli oratori: nel 1982, sulle ceneri della vecchia Vigor, ha fondato la Polisportiva San Giulio Barlassina per dare ai giovani barlassinesi la possibilità di fare sport.
L’oratorio è sempre stato nel suo cuore e nei suoi 44 anni a Barlassina ha contribuito ad arricchirlo con molte delle strutture che oggi lo caratterizzano. E’ stato un grande «costruttore»: in prima persona si è fatto promotore, fra le altre cose, della costruzione del bar e del teatro dell’oratorio, del rinnovamento e degli affreschi della chiesa parrocchiale dipinti dall’artista barlassinese Valentino Vago e il suo ultimo regalo è stato il campo sintetico dell’oratorio, recentemente rinnovato.
Don Dante è stato poi una figura attenta alle missioni estere: sua l’idea delle adozioni a distanza in India, che hanno permesso di tracciare un filo rosso di carità fra Barlassina e le missioni indiane che ancora oggi resiste. Ma portò anche aiuto e vicinanza ai tre missionari barlassinesi che operavano in Birmania.
Negli ultimi anni da parroco erano sopraggiunti alcuni problemi di salute, fra cui alcune operazioni al ginocchio, ma dalle quali si era ripreso bene e rimesso senza problemi, se non per l’uso del bastone in questi suoi ultimi anni. Anche nel terribile periodo del Covid, ha continuato a celebrare con il precedente parroco don Sandro Chiesa. Negli ultimi mesi era invece entrato nella casa di riposo Porro a Barlassina, dove è deceduto nel pomeriggio di sabato 10 dicembre.
«Una notizia triste – ha dichiarato il sindaco Piermario Galli nel suo messaggio di cordoglio – Un pensiero commosso e riconoscente a una persona che ha fatto tanto per il nostro paese e ha sempre avuto attenzione non solo verso la comunità ecclesiale, ma anche a tanti momenti della vita civile. Poteva sembrare troppo schietto a volte, ma aveva un grande amore per il nostro paese». Una grande disponibilità che dimostrò anche quando nel 1987, tornato il sabato sera da un faticoso viaggio in Unione Sovietica con i compagni di Messa, la mattina seguente sposò fuori parrocchia una coppia di Barlassina rimasta senza sacerdote per la celebrazione del loro matrimonio.
Ha voluto condividere un ricordo anche don Marcello Grassi, l’attuale parroco di Lentate originario di Barlassina, entrato in seminario accompagnato proprio da don Dante. «E’ il parroco che mi ha accompagnato negli anni del seminario fino all’ordinazione sacerdotale nel 1992. In occasione della festa della Madonna del Rosario di Lentate a ottobre aveva accolto con piacere l’invito a concelebrare. Era contento e sereno dopo una bellissima giornata di fraternità sacerdotale», ha ricordato. 

Stefano Galimberti

don Roberto Spreafico

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